Intervista #11 (4/4) Chiara in Germania – Difficoltà e Progetti

Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato da quando vivi in Germania?

Da quando sono arrivata qui a Brühl, una cittadina che si trova esattamente tra Colonia e Bonn, è stata ed è tuttora la lingua. Dirò l’inevitabile: il tedesco non è difficile, è difficilissimo. E frustrante. Attenzione: parlare si parla, ma se come me lo vuoi fare bene, utilizzando i casi giusti, i verbi nella posizione giusta, le preposizioni giuste e il genitivo che di solito gli stranieri eliminano a prescindere … beh è frustrante.

Oltre alla lingua trovo difficili questi tedeschi… sono così diversi, alle volte anni luce, e sebbene la cosa in parte mi diverta, altre volte mi spaventa anche molto. Questa distanza, freddezza (che a primo impatto per un italiano suonano come vera e propria antipatia) la patisco molto. Io qui non sono molto integrata (tra esame di Stato e figlio non ho condotto una vita normale finora), ma posso dire che in generale i tedeschi non sono cordiali, non si interessano a te, non chiedono, non sono nemmeno particolarmente disposti a stare ad ascoltare un’italiana che non parla troppo bene.

Sta di fatto che patisco e soffro il fatto di essere trattata dal pediatra come una deficiente, e non solo da lui, perché ancora non capisco tutto. È frustrante. Forse però, come mi è stato fatto notare, uno straniero in Italia viene trattato come me qui se non peggio. Può darsi.

Una delle cose che mi ha sorpreso di più è stato constatare quanti pochi tedeschi sappiano parlare inglese. Se lo parlano, lo parlano molto bene, altrimenti per nulla. Puoi ben capire quindi che solo ora che sono, per intenderci, livello B2 ho iniziato a frequentare la mia vicina, perché se non riesci a parlare sei escluso da tutto. E vieni escluso da tutto.

Piani per il futuro? Che cosa ti attende? 
Sarei felice di saperlo! Direi che il mio futuro è nel medio-lungo termine (4-5 anni) qui in Germania e precisamente dove mi trovo ora. Io dopo l’estate inizierò a cercare lavoro e spero di trovare qualcosa nel mio settore anche se la vedo dura. Spero di perfezionare sempre di più il tedesco per tenermi aperte più porte possibile. Ti dico la verità, non sono preoccupata più del necessario, di lavoro ce n’è. Come dice mio marito, il dubbio è non se troverò mai lavoro, semmai se troverò quello dei miei sogni … ma in effetti mi sono già rassegnata all’idea di fare l’avvocato penalista, semplicemente qui non posso!

E infine la domanda usuale, pensi di tornare in Italia un giorno?A me l’Italia manca davvero tanto. Mi manca la mia vita milanese, mi mancano la famiglia, gli amici … e anche molto il mio lavoro. Se potessi garantire uno stile di vita decoroso al mio nuovo piccolo nucleo familiare, tornerei in Italia domani. Ma non è così, la situazione degli avvocati milanesi (tra le migliori di Italia) è penosa. In più perderemmo i grossi aiuti statali che abbiamo qui … insomma economicamente non c’è paragone.

Al momento, quindi, un possibile rientro non è certamente prossimo. Io spererei almeno di spostarmi più a sud, mi piace l’idea di prendere la macchina nel week end e arrivare in Italia in poche ore, ma dall’altro lato la zona dove mi trovo ora è molto bella, la più calda e con la gente più calorosa (fanno le statistiche anche su questo i tedeschi)… quindi mi vengono i brividi all’idea di cosa potrei trovare in un altro Land!

Tutto dipende da se e che tipo di lavoro troverò. Ti terrò informato comunque!

Danke Frau Chiara! Aufwiedersehen und viel Glück …

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