Neolaureato in Ingegneria informatica, da pochi mesi a Londra, la storia di come ha trovato lavoro nel suo settore, evitando la gavetta nei pub e nei ristoranti.
Ciao Massimo, come va?
cosa facevi in Italia e cosa ti ha spinto ad andartene?
Ciao Jacopo, le cose vanno molto bene ultimamente! Si lavora molto e si impara sempre qualcosa di nuovo.
Ho conseguito una laurea triennale in Ingegneria Informatica presso la Sapienza, a Roma. Di motivi che mi hanno spinto a lasciare l’Italia ce ne sono molti, ma volendola fare breve possiamo dire che non avevo voglia di lavorare e pagare molte tasse (40-50% se non erro) per ritrovarmi comunque in un paese che non funziona.
Hai provato a cercare lavoro da informatico in italia prima di partire? Che prospettive c’erano?
No, non ho provato a cercare lavoro in Italia, mi sono trasferito a Londra subito dopo la Laurea. Le prospettive non erano niente male neanche in Italia a dire il vero; mi ritengo in parte fortunato per questo perché specialisti nell’IT penso siano molto richiesti un po’ ovunque.
So per certo che dei miei colleghi universitari nessuno ha avuto problemi nel trovare lavoro in Italia.
Ci racconti il tuo iter di ricerca lavoro in UK?
Ho avuto la fortuna di conoscerti dopo poco essermi trasferito qui, e mi é stato molto d’aiuto un tuo video in cui dai vari consigli sul come approcciare gli annunci e dove.
Ho mandato molte application su diversi siti internet e penso di aver ricevuto un feedback almeno all’80%. Ovviamente per feedback intendo una semplice chiamata dai recruiter, ben lontano dall’essere assunto insomma. Non sapendo bene cosa aspettarmi ho provato a cercare lavoro in diversi ambiti e questo ha senza dubbio influito sul tempo che ci ho impiegato; di colloqui penso di averne fatti abbastanza, tramite skype o di persona.
Che lavoro hai trovato e quanto hai impiegato?
Ho trovato una posizione da full stack developer in una piccola start up nell’East End, dove mi occupo di back-end e front-end e sto imparando moltissimo dato che e’ una realta’ molto piccola e i problemi vanno affrontati e risolti velocemente!
Tempistica circa 3 mesi.
Colloqui fatti: una decina anche per posizioni con esperienza con stipendi trai 35k e 40k.
Che difficolta’ hai incontrato e quale e’ stato l’ostacolo piu difficile da superare nel trovare lavoro come informatico?
La difficoltá piú grande é stata senza dubbio il non aver avuto le idee chiare. Non penso la colpa sia del sistema scolastico italiano, ma penso che I corsi dovrebbero essere orientati maggiormente verso dei lavori ben definiti, anche per aiutare gli studenti a capire cosa effettivamente gli potrá piacere.
Di certo il non essere pienamente a mio agio con una lingua nuova non é stato d’aiuto, ma spesso questo passa in secondo piano se si ha qualcosa di concreto da poter offrire.
Sapevi già l’inglese? Hai fatto fatica al telefono o durante i colloqui?
Ho studiato inglese nel mio tempo libero durante l’ultimo anno universitario e questo mi ha aiutato a non sentirmi del tutto spaesato, ma sinceramente penso di non saperlo ancora, ci vorrá del tempo prima di riuscire a sentirmi pienamente a mio agio con la lingua. Le prime telefonate sono state difficili da affrontare e ci é voluto un po’ prima di riuscire ad ottenere qualcosa.
Che ne pensi di Brexit – ha avuto qualche impatto sulla tua vita quotidiana o pensi abbia influito in qualche modo sull’ attuale mercato del lavoro ?
Non ho molto da dire a riguardo, la mia vita quotidiana non é stata per niente influita e non penso cambierá mai qualcosa. Spero di non sbagliarmi!
Che consiglio daresti a un giovane neolaureato che decide di venire a Londra a cercare ‘fortuna’?
L’unica cosa che mi sentirei di consigliare é di fermarsi a riflettere sul cosa gli piacerebbe fare e sul perché vorrebbe trasferirsi a Londra. Trasferirsi qui solo perché “in Italia si sta male” non é abbastanza. Non penso sia necessario venire qui per trovare ‘fortuna’, qui ci sono solo molte piú possibilitá ma bisogna comunque venirci con un piano altrimenti ci si mette poco a finire nel limbo del lavoro nella hospitality.
Magari rimediare un paio di colloqui prima di trasferirsi potrebbe essere l’ideale per accorciare i tempi.
Piani per il futuro, dove ti vedi i prossimi anni? Pensi di tornare in Italia ?
Sono ancora alla ricerca della mia ‘fortuna’ e non mi piace fare piani per il futuro, le possibilitá che io torni in italia tuttavia sono pochissime.
Grazie mille e in bocca al lupo!