Ciao Bolla, come te la passi in Germania? Si crepa di caldo pure li questi giorni?
Qui tutto bene, grazie. Da qualche giorno si è alzata la temperatura arrivando fino a 41 gradi al sole, cosa poco solita in Germania. Normalmente è di qualche grado più bassa, ma è estate, credo che sia normale che debba fare caldo. Fortunatamente, però, rispetto a Pavia qui il caldo è secco, così come l’inverno. In estate non si suda stando fermi come in pianura padana e in inverno il freddo non ti entra nelle ossa come il nostro umido. Inoltre in inverno, qui a Francoforte non c’è la nebbia, se non per qualche ora nelle vicinanze dei fiumi.
Solo tre anni fa ha nevicato molto bloccando anche l’aeroporto, altrimenti negli ultimi due è scesa un po’ di neve, ma niente di particolare. Tornando all’estate, qui non esistono le zanzare. La nebbia pavese mi manca, le zanzare per niente. E alle h 23 c’è ancora un timido bagliore di luce. Viceversa, in inverno, viene buio un’ora prima. Ma chi se ne frega! Riassumendo, a livello di clima direi di aver ottenuto dei grossi vantaggi.
Ma dicci un po, come mai hai lasciato la ridente Pavia ormai 2 anni addiettro?
Ho lasciato la ridente Pavia per Stefanie, una ragazza tedesca che a dicembre di due anni fa è diventata mia moglie. Quindi, per amore. Sono arrivato a maggio e a dicembre mi sono fatto “fregare”, in comune, non in chiesa. Lei è protestante, io cattolico, sulla carta… Dopo quattro anni di pendolarismo abbiamo discusso sul nostro futuro e ho deciso di prendere un anno di aspettativa nell’azienda dove lavoravo: la asm, una società municipalizzata di raccolta rifiuti. A maggio 2014 ho dato le dimissioni.
E il tedesco lo sapevi? Ora come te la cavi?
Col tedesco sopravvivevo. Feci due corsi i due anni precedenti presso il centro assistenza studenti a Pavia. Imparò prima l’italiano Stefanie e per rispetto e interesse feci anch’io altrettanto qualche mese dopo. Quando mi trasferì a Francoforte possedevo il livello b1, ma avendo molte lacune soprattutto nel parlato frequentai di nuovo dei corsi con esito positivo.
Ho sempre il livello b1,ma sicuramente me la cavo molto meglio rispetto a quando sono approdato. Non nego che, nonostante la gente mi dica che sono bravo, mi sento ancora molto legato. Ho bisogno ancora di tempo per perfezionarmi, ma ne sono fiero.
Complimenti, non e’ da tutti cimentarsi con una lingua del genere, la cosa ti fa molto onore!
Secondo te qual’e’ il modo migliore per studiare il tedesco? Corsi in Italia, scuole in Germania, buttarsi nella mischia… etc?
Il tedesco non è una lingua semplice, così come non lo sono le altre. Si è fortunati se si è portati ad apprenderle. Ma non è impossibile. Tutto sta a noi e a quanto ci si applica. Il modo migliore, secondo me, in base a quello che ho potuto sperimentare, sarebbe più pratico imparare la lingua o in un corso individuale, privato o in un gruppo sparuto di studenti, meno di dieci, così si hanno più possibilità di seguire meglio la lezione e di colloquiare in tedesco durante la stessa.
Ho trovato importante avere in Italia insegnanti italiani interpreti di tedesco. Per chi è alle prime armi è di fondamentale aiuto chi tiene lezioni in italiano poiché è la nostra lingua-madre e possono spiegarci tutti i nostri dubbi, viene più facile per le traduzioni, usando l’italiano si arriva prima a capire. Se dovessi ritornare indietro o intraprendere di nuovo dei corsi ( cosa che dovrei fare e ottenere il livello b2 che dà una chance in più per ottenere un lavoro) consiglierei a chi ha una buona conoscenza di inglese, sia scritto sia parlato di tradurre tutti i testi che si leggono, in inglese così si mantiene l’utilizzo della lingua britannica e si intuisce prima un testo, poiché ci sono molte parole simili.
Riassumendo, sarebbe più pratico, quindi meglio, avere un insegnante di madre-lingua italiana. Almemo per chi è alle prime armi. Più avanti è possibile un insegnante di ligua tedesca perché bisogna per forza utilizzare il tedesco. Che si sia ancora in Italia o già in Germania poco cambia. Fondamentale è parlare e scrivere. Buttarsi nella mischia e sperimentare ciò che si apprende giorno per giorno. Leggere e tradurre. Scrivere. Non essere timidi di parlare. È normale fare errori, ma l’importante è farsi capire e soprattutto capire.
A livello lavorativo come ti sei trovato?
Io sono cuoco, ho frequentato la scuola alberghiera, ma dopo otto anni di lavoro in cucina ho cambiato radicalmente attività presso un’azienda di raccolta rifiuti. Poiché quando arrivai il mio tedesco non era abbastanza sufficiente per poter lavorare in un ristorante e lavorare in un ristorante italiano non mi avrebbe permesso di apprendere velocemente il tedesco, decisi che la strada migliore era quella dell’azienda di rifiuti.
Il lavoro era simile, non c’era niente di particolare da imparare rispetto all’italia e avrei avuto più opportunità di parlare tedesco. L’approccio è stato abbastanza facile nonostante all’interno la maggior parte dei colleghi sia russa, ma si parla comunque tedesco. Poco dopo mi feci furbo e mi feci mettere in coppia con un tedesco. E la cosa mi ha aiutato parecchio. Tutto sommato non mi posso lamentare nonostante sia assunto da un’agenzia interinale. Lo stipendio è più o meno uguale a quello italiano, ma qui esiste un sistema contributivo diverso dal nostro e lungo da spiegare per cui cerco di evitare.
Tirando le somme, e’ davvero tutto rosa e fiori come molti dicono? Quali sono pro e contro della Germania se si puo riassumere e banalizzare in poche righe?
Non è tutto rosa e fiori, ma tutto dipende dal perché si vuole o si deve emigrare. Per me è stato diverso da molti altri stranieri, italiani compresi che hanno scelto di emigrare. Io qui ho una moglie con la sua famiglia. Un grande appoggio, nonostante abbia lasciato i miei genitori, gli amici, la palestra, la croce rossa. Alcuni miei colleghi hanno lasciato la loro terra, le loro famiglie, tutto a scatola chiusa per cercare di guadagnare perché al loro paese non era più possibile. Altri lo hanno fatto per opportunità e offerte di lavoro vantaggiose.
Io sono stato fortunato, ma tutto è nato e svolto per caso. Mi spiace aver lasciato l’azienda municipalizzata, per il resto non rimpiango nulla. I miei genitori, gli amici e tutto il resto li vedo spesso. Pro e contro? Per il momento posso solo parlare bene della Germania e di tutto quello che finora ho vissuto. Attualmente non riscontro svantaggi.
Che consigli daresti agli italiani che vogliono emigrare in Germania?
Arrivare in Germania con una sufficiente conoscenza della lingua, sia scritta sia parlata. Loro, come noi italiani, apprezzano molto che qualcuno abbia voglia di integrarsi nella comunità e avere una buona padronanza del tedesco cambia la vita. Parecchio.
Per quanto possibile cercare un lavoro in ambiente prettamente tedesco. Dove si parli solo tedesco.
Iscriversi da subito in associazioni di volontariato, ad esempio, la croce rossa. Anche questo molto apprezzato perché denota il voler dare una mano alla comunità. I tedeschi sono persone molto rispettose e riconoscenti. Contraccambiano molto facilmemte.
Cercare hobby e/o sport. E perché no? Un partner tedesco.
Tutto questo aiuta ad integrarsi. A sentirsi meno soli. A imparare la lingua e a colloquiare.
Evitare , per quanto possibile, luoghi frequentati nel nostro caso da italiani. Evitare di guardare la televisione italiana. Almeno per un anno immergersi completamente nel tedesco.
Dico a tutti i miei amici e conoscenti che si sono trasferiti all’estero che noi siamo italiani. Noi siamo persone che possono fare la differenza. Senza arroganza e con molta modestia e dignità. Portare rispetto, essere persone civili ed educate, rispettare le leggi ( come deve essere in ogni paese) farà di noi italiani delle persone ben volute da parte dei tedeschi. Non è vero che i tedeschi sono freddi. Loro sono riservati. Hanno bisogno di un italiano rispettoso che li faccia sorridere e la vita per l’italiano sarà più leggera. E credere in sè stessi.